Dove va il mondo?

18.11.2022

La storia - gli accadimenti - passa sopra le nostre teste e attraversa le nostre vite. E noi cosa possiamo fare? La Russia di Putin scatena una pioggia di missili su Kiev e due missili cadono in Polonia e fanno due morti, ma non si sa se è una provocazione o un errore. E noi cosa temiamo?

La guerra, senz'altro voluta da Putin, che pensava di conquistare l'Ucraina in quattro e quattr'otto, potrebbe trasformarsi, con il coinvolgimento diretto della Nato, in un conflitto mondiale. E noi sappiamo dove sta andando il mondo? È strano e vale la pena notare la stranezza: questa guerra è frutto di un calcolo sbagliato. Le intenzioni di Putin hanno dovuto fare i conti con due resistenze non previste: gli ucraini e gli occidentali. La storia - gli accadimenti - è sempre più ingarbugliata di quanto non si creda e ritenere di esserne il padrone è un'illusione pericolosa. Vale per tutti, non solo per i grandi della Terra ma anche per i comuni mortali.

L'idea di progresso - la storia umana come una linea retta - è stata usata nel Novecento a scopi politici. I marxisti, ad esempio, ritenevano che la storia fosse un treno e loro stessi, che ne conoscevano la direzione di marcia, ne fossero il capotreno. Dove va il mondo? dicevano. E rispondevano: il mondo va verso la fine del capitalismo e la nascita del socialismo. Se questa è la direzione necessaria, allora tanto vale adeguarsi e accelerare il corso degli eventi con l'uso della violenza rivoluzionaria.

È verosimile che a Mosca vi sia ancora questa visione vetero-marxista delle vicende umane: l'obiettivo non sarà più il paradiso socialista ma rimane il convincimento di tenere alla larga il pluralismo delle democrazie liberali. Non fu Putin a dire: «Il liberalismo è obsoleto»? L'illusione di sapere dove vada il mondo non è solo della vecchia cultura marxista, riguarda anche i sociologi, i politologi, i sondaggisti, i giornalisti e altre figure varie ed eventuali che frequentano la politica e la televisione e sono sempre pronti a spiegarci dove stia andando il mondo e quindi cosa dobbiamo fare.

In questa ricerca opportunistica della direzione del mondo si smarrisce il sale della vita che è il proprio dovere. Dove va il mondo - diceva Benedetto Croce - lo sa il mondo, dove deve andare ognuno di noi lo sa ognuno di noi. Questa posizione, che fa del singolo uomo un autore e, insieme, un attore della storia umana, vale oggi più che mai perché è da questa risposta che dipende la libertà. Il futuro non è già scritto: è aperto. Il calcolo sbagliato di Putin non ha considerato proprio la libertà, credendo di avere tutto sotto controllo. Tanto che se la domanda «Dove va il mondo?» ha un senso, allora la risposta non può che essere questa: il mondo va verso la libertà. Una libertà che, per apparente paradosso, non dipende dalle informazioni e conoscenze che abbiamo e con le quali coltiviamo l'illusione di essere i padroni del mondo, ma dalla nostra responsabilità e capacità di rispondere ai doveri della vita.