E' solo il caldo

08.07.2021

Io ero fra quelli che quando si diceva "ne usciremo migliori" si davano di gomito ma non per salutarsi, e più volte l'ho fatto anche su queste pagine, in modo sferzante e irridente verso ogni forma di ottimismo. Mentre adesso mi devo ricredere, almeno in parte, perché in effetti peggio di prima non siamo. Migliori forse no, non esageriamo, ma un po' migliorati sì. A cominciare dai dehor. Io ero fra quelli che temevano l'abuso edilizio a cielo aperto, carbonare in doppia fila e piccioni in picchiata sulle nostre cene all'aperto. Niente di tutto questo. I dehor stanno contribuendo non solo a una ristorazione sana (cioè senza Covid, sulla qualità sarà per un'altra volta) ma anche al decoro urbano: non sono poi così brutti né così invasivi, hanno tolto parcheggio ai suv e creato isole di luce e socialità.

Restando ai luoghi pubblici, un altro miglioramento c'è stato sul fronte della climatizzazione: la raccomandata areazione degli ambienti costringe a tenere aperte porte e finestre, annullando l'effetto dell'aria condizionata, che in molti locali giace spenta nonostante le temperature. Il risultato è la fine di quei caratteristici choc termici estivi con conseguenti dissenterie. In effetti rispetto agli anni scorsi nei negozi fa un po' più caldo, ma almeno non sei più in preda ai sudori freddi e non devi più indossare una pelle d'orso ogni volta che entri a prenderti un gelato.

Da questi piccoli miglioramenti ambientali possono scaturire comportamenti migliori anche nella nostra specie, se non collettivi almeno individuali. I politici per esempio in questo periodo sembrano tutti un po' meglio; persino Luigi Di Maio, che sembrava un caso disperato, ora che è mezzo sparito e parla pochissimo sembra quasi uno statista - ho detto quasi, sia ben chiaro. Al contrario, gli altri politici sembrano tutti migliorati rispetto a prima perché parlano soltanto: da quando delle cose serie se ne occupano i tecnici, i politici non fanno nulla se non parlare, alle volte anche solo in udienza privata con Draghi in modalità padre confessore o guida spirituale, e questo ha comportato un netto miglioramento della cosa pubblica. Contrariamente a quello che ha sempre sostenuto lo slogan "fatti, non parole", i politici danno il meglio di sé quando si limitano alle seconde, perché quando si sono cimentati con i fatti, i costi hanno sempre superato di gran lunga i benefici.

Certo, non m'illudo, il fatto che Matteo Salvini e Giorgia Meloni risultino leggermente più presentabili che in passato è solo una facciata, ma apprezzo l'ipocrisia, che è comunque un segno di civiltà. L'unico veramente allo sbando sembra essere Giuseppe Conte, ma il fatto che non sia più a capo del governo lo rende comunque migliore. Insomma, sembra tutto meglio, perfino la ragazza che si è tuffata nuda nella fontana a Roma non dava l'idea di degrado ma di folklore e i No vax Gianni Rivera ed Enrico Montesano fanno più tenerezza che rabbia. Saremo davvero diventati migliori? Ma no, è solo il caldo.