Esame di coscienza

27.06.2022

Gli esami, diceva Eduardo de Filippo, non finiscono mai. È vero e non è vero. Dipende se ci si riferisce alla scuola o alla vita. Nel primo caso gli esami non solo finiscono - ed è bene che sia così - ma a volte non iniziano nemmeno. Nel secondo caso, invece, gli esami davvero non finiscono mai perché la vita, tutta, è un continuo imparare qualcosa di nuovo affrontando e risolvendo problemi infiniti, e quando si ritiene di sapere tutto e di non dover più imparare nulla, a quel punto la vita si ferma e si chiama morte (come diceva Benedetto Croce nel suo Contributo alla critica di me stesso).

Per un buon cristiano ogni giornata dovrebbe terminare con il cristianissimo "esame di coscienza" il quale, però, tra tutti gli esami è il più evitato. Siamo soliti fare, con una certa regolarità, esami del sangue, delle urine, delle feci ma l'esame di coscienza si fa raramente. Forse perché sappiamo dov'è il sangue e come prelevarlo ma non dove si trovi la coscienza. Sarà anche per questo che degli esami scolastici e universitari si è smarrito il significato. Qui scuola e vita si incontrano ma non si riconoscono. Esistono vari tipi di esami: esame di licenza, esame di ammissione, esame di passaggio, esame di abilitazione. Purtroppo nella scuola italiana è in vigore solo e soltanto l'esame di licenza che, come dice lo stesso nome, serve per licenziare.

Nella scuola l'esame di licenza è denominato a volte esame di maturità, a volte esame di Stato ed è presentato come una delle dodici fatiche di Ercole, mentre è soltanto un pro-forma molto simile a un condono. Di erculeo non ha nulla da circa mezzo secolo né negli studi né nel diritto. Infatti, mentre prima l'esame finale era un modo per entrare subito nel mondo del lavoro o accedere all'università, oggi è un modo per distribuire certificati il cui valore culturale è inversamente proporzionale al loro valore pratico.

Questo sistema scolastico andrebbe riformato e riformare la scuola significa anche mettere mano agli esami. Un esame di licenza con più o meno materie, con più o meno stupidaggini sempre esame di licenza è, quindi è arrivato il momento di "licenziarlo" sostituendolo con un serio esame fatto con altri insegnanti. Nessuno, però, si passa una mano sulla coscienza perché, come si è visto, la coscienza non si trova.