Gli idioti dell'orrore

01.06.2020

Gridano la loro rabbia a mascherine abbassate, inneggiano la libertà abbracciandosi sprezzanti del pericolo: sono i Gilet Arancioni, quell'orda di persone che ha occupato Piazza Duomo a Milano in segno di protesta. Non ci sono parole per descrivere la follia di un comportamento del genere proprio nella regione epicentro della pandemia e in ginocchio da mesi, ci sarebbe piuttosto da chiedersi come sia stato possibile autorizzare la manifestazione.

La cosa ancora più sbalorditiva e terrificante non è la presenza di questi esaltati - perché di esaltazione si tratta - che invocano il ritorno della lira e protestano contro un governo che ci sta fregando perché il Coronavirus, nelle loro menti, è solo un'invenzione, un trucco per ingannare il popolo italiano. Persone che violando le norme anti-contagio hanno deciso di abbracciare questa irrazionale e pericolosa tesi, facendosi portavoce della più bieca e squallida Italia.

Se non fosse per i 33 mila e passa morti a causa del Covid, questi soggetti privi di etica, rispetto e moralità non sarebbero degni di nota ma, in un momento come quello che stiamo vivendo, le persone sono fragili, stanche e impaurite ed è proprio su questo che fanno leva: sulle debolezze delle persone nei momenti di forte stress che, se portate allo stremo, conducono alla generazione di atti intollerabili.

Accanto a loro, appartenenti alla stessa specie, si sono fatti spazio i cosiddetti "No Mask", nipoti probabilmente di qualche "No Vax" e fedeli alla linea del complotto, dove sentirsi vittima è la prerogativa, dove la disinformazione è sovrana. Coloro che criticano, rigorosamente senza mascherina, questa presunta dittatura sanitaria imposta da un governo che "vuole venderci alla Cina" sono gli stessi che spingono per un contagio di massa sostenendo che le tanto ambite mascherine sono in realtà pericolose per la nostra salute. Tutto ciò rappresenta esattamente il degrado di una società che è specchio dell'ignoranza e del menefreghismo.

La cosa simpatica, se così si può definire, è che questi gridano tanto alla "democrazia", quella democrazia manipolata a loro piacimento e che calpesta inevitabilmente quei doveri che sono diventati ormai carta straccia.

Giustificando la violenza con la "libertà" e "dignità", termini che in bocca a coloro che infondano solo odio sono un'offesa a tutte le migliaia di persone che non hanno più voce per poter rispondere, si perde inevitabilmente il senso reale delle cose e anche quelle che dovrebbero essere le priorità, come le persone care, i figli, i genitori e la loro salute, diventando solamente pretesti per sfogare le proprie frustrazioni e per alimentare il proprio ego.

Tutto ciò è estremamente triste quanto pericoloso ed è bene abituarsi all'idea che la battaglia da combattere non è più né politica, né sanitaria ma solo ed esclusivamente culturale, e abbiamo il dovere di vincerla. Abbiamo pagato il prezzo della pandemia, quello della strafottenza non dobbiamo scontarlo. Come diceva Battiato: in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore.