L'epidermide dell'anima

24.04.2023

Sono convinto che la minigonna sia tra le principali invenzioni del genere umano, al pari della ruota, della leva e della scrittura. Onore dunque a Mary Quant. Ma la stessa minigonna fu concepita come simbolo di emancipazione e libertà, un'alternativa rispetto a quella più lunga degli anni Cinquanta, che copriva un po' troppo le gambe femminili.

Ora è opinione diffusa che l'erotismo e il desiderio trovino pieno sviluppo e appagamento solo in un contesto di totale libertà. Su questo assunto molti pensatori della sinistra freudiana hanno costruito teorie grandiose. Per il grande Sigmund, com'è noto, l'inconscio era poco meno di una cloaca di contenuti irriferibili e perciò da reprimere, secondo le comuni regole della vita civile. Poi fu ribaltato lo schema: le pulsioni sessuali più profonde, soffocate dall'ipocrita società borghese, devono felicemente emergere nell'orgasmo in un mondo finalmente aperto e libero.

In questa logica, uno psichiatra inventò una specie di cofano in legno dove sigillare i pazienti per costringerli ad accoppiarsi. Finì in prigione. Quelle teorie produssero i carnai a base di droga e sesso libero della beat generation, tipo Woodstock o isola di Wight. Pacifismo a volontà, certo, ma cosa c'era di erotico in quella promiscuità? Nulla. Quanto a libido e seduzione, molto meglio i décolleté anni Cinquanta di attrici come Audrey Hepburn, dove se una spallina scivolava era solo per una breve e casuale non-chalance.

Ma allora dovremmo restaurare la Grande Repressione? Ma no! Non del tutto, almeno. D'altronde, qualche ostacolo potrà sempre rianimare il maschio debolmente motivato. In realtà il desiderio nasce dal riserbo, da un'idea di intimità, da un pudore che ha molto da nascondere. «L'epidermide dell'anima» diceva Victor Hugo. Starà all'intraprendenza del seduttore riuscire a scoprire, svelare, rimuovere veli e resistenze, aggirare impedimenti, per poi guadagnarsi finalmente l'accesso al Sacro Tabù. Se ci riesce, quel felice esito non dovrà mai apparire automatico e garantito. Recentemente papa Francesco ha confermato il veto alle relazioni prima del matrimonio: oltretutto, poi, si arriva stanchi alla cerimonia.

«Sono ateo, grazie a Dio» diceva il grande regista Luis Buñuel, che inventava situazioni di erotismo estremo ambientandole nella clericale e chiusa Spagna franchista. Altro che sfumature di grigio. Ripeto, la minigonna è un'invenzione geniale: quei pochi centimetri di tessuto che promettono senza ostentare possono risultare più interessanti di un nudo integrale. Se però alla fine resta poco o nulla da violare, la virilità, già esuberante, vacilla e si ritrae, con gravi turbative d'asta.

Quei ragazzetti che copulano con insulsa ilarità, ignari d'ogni suggestiva profanazione, si direbbero più sprovveduti che democratici. Lo sanno bene certi legislatori, ora attivissimi nell'escogitare nuovi divieti: presto accarezzare una natica sarà da codice penale e sedurre una fanciulla dopo un bicchiere in più potrebbe configurare gli estremi dello stupro. A quel punto, anche se potrà sembrare contradditorio, qualche ostacolo legislativo sarà prezioso, oltre a un "non comune senso del pudore".