Prendeteci per mano

24.11.2021

Molti sono convinti che l'umanità vada deteriorandosi generazione dopo generazione. Alzi la mano chi non ha mai sentito un anziano sentenziare in modo perentorio che le generazioni venute al mondo dopo di lui sono la prova che la nostra storia è sul punto del tracollo definitivo. Perché i nuovi, i giovani, sono sempre e comunque portatori di disvalori, maleducazione e insensibilità. È per colpa loro se tutto andrà in rovina. Questa convinzione è tanto ineliminabile quanto sbagliata, profondamente sbagliata. Semmai è vero esattamente il contrario. Ogni generazione, anche se di poco, trae insegnamento da quelle precedenti, permettendo alla nostra civiltà di migliorarsi. I giovani di oggi sono meglio di quelli di ieri, quelli di ieri meglio di quelli dell'altro ieri. E così via. L'umanità si sarebbe estinta da molto tempo se ciò non fosse vero.

Questo terribile periodo, con la pandemia che ha travolto il mondo e di cui ancora a malapena si scorge la fine, ne è la conferma più bella e confortante. I nostri figli, i nostri nipoti, i nostri giovani in genere, hanno accettato questi mesi di privazioni, la libertà compromessa e relegata fra le mura domestiche, con senso di civiltà e consapevolezza, hanno fiutato la gravità della situazione e nella stragrande maggioranza dei casi si sono messi a disposizione dando prova di maturità e senso civico. E, da che mondo è mondo, è assai più difficile da contenere la vitalità di un ventenne rispetto a quella di chi ha doppiato più volte questa bellissima e fuggevole stagione della vita.

La riprova sta in quel folto e stravolto popolo che risponde al nome dei No vax. Guardate l'età media di questi individui. Spesso sono i figli a vaccinarsi malgrado il diniego dei genitori, fanatici di affabulazioni false quanto incredibili. Per quanto se ne possa dire, i giovani riconoscono al valore della cultura un primato che tanti dei loro genitori non riescono a fare. I giovani leggono (molto più di quello che leggevamo noi alla loro età) e altrettanto giudicano. La critica che gli viene spesso mossa - la scarsa attentività - è senz'altro vera, ma nessuno dice che la loro capacità analitica è mille volte più acuta e profonda di tanti adulti. La loro mente viaggia a una velocità diversa dalla nostra e sono aperti al confronto sincero su ciò che l'uomo, tutti noi, è nel profondo.

Bisogna riconoscere nei giovani una forza da cui attingere e non una zavorra da collocare alla meglio quasi fosse una maledizione. Perché la verità, da che mondo è mondo, è sempre la stessa: siamo noi adulti a mancare troppo spesso in esempi. E allora voglio fare un appello ai giovani: voi che vivete la meravigliosa primavera della vita, il compito di prenderci per mano e insegnarci un nuovo modo di stare al mondo. Partendo da piccoli passi, tentate di convincere tanti dei vostri genitori No vax a vaccinarsi, provate a convincerli che la scienza è una cosa, le favole un'altra.