I misteri della sinistra

04.07.2023

C'è una cosa che proprio non capisco nella propaganda della sinistra e in particolare in quella del Pd. E, spero mi crediate, il mio non è un espediente retorico. Non è che fingo di non capire ma in realtà capisco benissimo, è che davvero non ci arrivo. Non riesco a trovare una spiegazione plausibile. Di che cosa sto parlando? Sto parlando del modo in cui, ormai da mesi, la sinistra prova a mettere in difficoltà Giorgia Meloni.

Il cliché è sempre lo stesso. Avevi promesso la flat tax e invece continuiamo ad avere le aliquote Irpef. Avevi promesso di bloccare gli sbarchi e invece gli sbarchi sono triplicati. Avevi detto peste e corna dell'Europa e adesso sei pappa e ciccia con Ursula von del Leyen. Avevi fatto fuoco e fiamme contro il Mes e ora ti accingi a ratificarlo. Insomma, una per una stai tradendo tutte le tue promesse, alla faccia della coerenza di cui ti sei sempre vantata.

E allora la mia domanda è: cari politici della sinistra, siete forse diventati fascisti? Eh sì, perché rimproveri del genere li può fare uno come Gianni Alemanno, che ha nostalgie missine e critica la Meloni da destra. Se uno vuole fondare un partito di destra più radicale di quelli di Meloni e Salvini, fa benissimo a ricordare alla Premier le sue promesse mancate. Ed è anche possibile che, fra qualche anno, se il governo continuerà a risultare inadempiente, un eventuale "partito di Alemanno" possa raccogliere un certo consenso dall'elettorato di destra deluso.

Ma che senso hanno quei rimproveri da sinistra? I politici che in ogni occasione - interviste, talk show, trasmissioni radiofoniche - ricordano a Giorgia Meloni di non aver fatto quello che aveva promesso, pensano di poter attirare consensi verso la propria parte politica? Pensano che un telespettatore che sente urlare dal politico di turno che Meloni non è stata capace di fermare gli sbarchi, si precipiti a votare Pd? Pensano che un contribuente che ha votato a destra perché voleva meno tasse sfogherà la sua delusione dando il suo voto a Schlein e Fratoianni che parlano di patrimoniale? Pensano che un elettore moderato smetterà di votare a destra perché Giorgia Meloni si sta muovendo con prudenza in Europa? Pensano che davvero gli italiani abbiano un'opinione sul Mes e possano punire Giorgia Meloni qualora lo ratificasse?

Che senso ha che la sinistra rimproveri alla destra di non essere abbastanza "destra"? Ragionare così significa non avere la minima idea di come funziona la testa degli elettori. O meglio, non capire che gli elettori che hanno votato a destra hanno una testa e sono meno infantili di come se li rappresenta la sinistra.

Sulle promesse economiche, gli elettori sanno benissimo che non ci sono le condizioni per mantenere subito e interamente gli impegni più importanti. Sugli sbarchi, il fatto che nemmeno Giorgia Meloni sia riuscita a fermarli non li fa certo diventare paladini dell'accoglienza. Quanto alla prudenza in Europa, può anche darsi che la Meloni possa perdere qualche elettore di estrema destra, ma l'effetto principale potrebbe essere quello di contendere elettori moderati alla sinistra.

Insomma, non capisco l'autolesionismo della sinistra. Però, in compenso, capisco il titolo di un bellissimo libro che ho letto qualche anno fa, scritto dal filosofo marxista Jean Claude Michèa: I misteri della sinistra.