Tu chiamale se vuoi...

a cura di Maurizio Minnucci

Meri Luis

Questa canzone è legata a un ricordo della mia giovinezza, poco prima che partissi per il servizio militare. Era uscito da poco quest'album - intitolato Dalla - che avrò ascoltato centinaia di volte e che considero il migliore di Lucio Dalla. In quel periodo stavo frequentando una ragazza, che consideravo molto profonda e sicuramente più matura dell'età che aveva. Una sera uscimmo insieme e prima di accompagnarla a casa ci fermammo in auto ad ascoltare questa canzone, cercando di capirne il significato. Questa canzone ci piaceva e da quel giorno, quando eravamo soli, la chiamavo scherzosamente Meri Luis e lei mi guardava con i suoi splendidi occhi azzurri e sorrideva.

Meri Luis è una canzone che racconta le storie di diverse persone che attendono qualcosa nella loro vita. Ogni personaggio rappresenta una persona proveniente da diverse realtà sociali, mettendo in evidenza le loro speranze, i loro desideri e le loro frustrazioni. Io personalmente mi sono sempre identificato molto con questa canzone. L'ho interpretata come un invito a riflettere sulla fugacità della vita e sulla necessità di cogliere ogni istante con consapevolezza. E penso che molti possano condividere questa sensazione.

Il testo inizia con un regista che attende una star in un ristorante mentre tiene in mano un bicchiere. Poi un ragazzo che lavora in un bar aspetta che il suo capo se ne vada per poter fare una pausa. Un dentista attende con impazienza il sabato per trascorrere del tempo con sua moglie e i suoi figli in spiaggia, mentre un tassista aspetta qualcuno da portare a destinazione. Poi il testo parla di una ragazza con un seno grande che aspetta un autobus ogni sera alle sette e un quarto, guardando verso il cielo. Tutte queste persone sono raffigurate in attesa di qualcosa.

Il ritornello sottolinea la natura evanescente della vita e la difficoltà delle persone nel coglierne il significato. Descrive la vita come un passaggio. Anche da una prospettiva diversa (ad esempio dall'alto), la vita sembra essere un treno senza fine che non si ferma mai, anche in condizioni sfavorevoli.

Man mano che la canzone avanza, il regista finalmente affronta la star e le dice ciò che pensa. Il ragazzo lascia il suo lavoro alle spalle e si precipita verso il mare. Il dentista si innamora di un dente e lo tratta con dolcezza per non fargli del male. Il tassista, senza passeggeri, decide di andare a pescare. Infine, Meri Luis decide che l'amore è bello e si lascia andare.

Nelle ultime righe, il cantautore riflette sulla propria vita e si chiede cosa dovrebbe fare: spezzarla in pezzi o sedersi e guardarla passare. Riconosce la bellezza della vita e il privilegio di poterla cantare.

Nel complesso, Meri Luis racchiude la natura effimera della vita, il desiderio di amore e la complessità delle esperienze individuali. Dipinge i personaggi e le loro lotte, invitandoci a riflettere sulle scelte che adottiamo di fronte ai momenti della vita. Ognuno di noi ha un'interpretazione di questa canzone, ma credo che tutti possiamo trarne insegnamenti importanti. È un invito a vivere con consapevolezza, ad abbracciare l'amore e a prendere in mano il nostro destino.