Per vedere l'effetto che fa

04.12.2023

Un bambino considerato troppo vivace viene abbandonato da solo in classe. Non certo dai compagni, che a quell'età non possono avere responsabilità, ma dai genitori dei medesimi e da un corpo insegnante su cui bisognerebbe ragionare a fondo. La nazionale azzurra di tennis ci ha regalato tre giorni di emozioni. Neanche il tempo di smaltire le scariche di adrenalina e quello stesso gruppo è riuscito a mancare clamorosamente di buona educazione e un minimo di rispetto al Presidente della Repubblica, declinando l'invito al Quirinale.

Potreste chiedervi che senso abbia un simile elenco. C'è un minimo comune denominatore che credo meriti di essere approfondito: la progressiva perdita di punti di riferimento condivisi, di valori. Siamo in un'epoca in cui va di moda "sdoganare" e con la scusa dello sdoganamento si prova a rimettere in pista, a ridare dignità a princìpi e disvalori di cui abbiamo fatto volentieri a meno per intere epoche. Per il gusto della contrarietà fine a sé stessa, del mostrarsi originali in quanto bastian contrari. A volte semplicemente per vedere l'effetto che fa. Non parlo dei formalismi di un tempo, del rispetto delle gerarchie e dell'autorità ma del bullismo verbale e fisico scambiato per "forza". Della maleducazione, dell'aggressività e della prepotenza fatte passare per "naturalezza".

Se un corpo sociale, qual è la combinazione famiglie-insegnanti di una scuola elementare, non riesce a comprendere la gravità di un gesto come quello compiuto nei confronti di un bambino abbandonato in un'aula perché fastidioso o chissà cosa, siamo oltre l'errore. È un fallimento, un comportamento inaccettabile in termini umani prima che pedagogici. Se dei seri professionisti, splendidi campioni, non riescono a comprendere la differenza fra una vacanza e un invito della Presidenza della Repubblica, qualche adulto dovrebbe svegliarsi dal torpore, far suonare la campanella e non cercare maldestramente di coprirli perché sono stati bravi in campo.

La sensazione che si sia finiti fuori strada la danno proprio le reazioni a questi due episodi che ho elencato. Diversissimi fra loro, come lontane le età dei protagonisti: quel bambino non è stato neppure sfiorato dal sospetto di un abbandono e ha reagito lasciando un disegno in dono ai compagni assenti. Sergio Mattarella avrebbe potuto chiudersi in uno sdegnato silenzio e invece si è limitato a dire: «Scegliete una data che vi vada bene e vi aspetto».

Un grande attore troppo sensibile per questi tempi, Robin Williams, amava ripetere: «Tutti quelli che incontri stanno combattendo una battaglia di cui non sai nulla. E allora sii gentile. Sempre».