Pigrizia e conformismo

07.06.2023

Elly Schlein vuole rinnovare il Pd? Bene, allora apra porte e finestre, chieda in giro cosa succede e si faccia dare qualche aiutino da chi conosce i problemi. Insomma, faccia discutere. Il suo si chiama Partito democratico, giusto? Ma che Partito democratico è se non c'è un reale, ordinato e intellegibile dibattito interno?

All'epoca dei grandi partiti le riunioni delle direzioni, dei Comitati centrali e dei Consigli nazionali duravano a volte due o tre giorni, internet era aldilà da venire e "disintermediazione" era una parola che non esisteva: fra esseri umani accomunati più o meno dalle stesse idee non esisteva altra forma di comunicazione se non quella delle riunioni, per quanto defatiganti.

Quando nel 1977 il Partito comunista perse le elezioni amministrative a Castellammare di Stabia (non a Roma o a Milano), il fatto venne interpretato come un "campanello d'allarme" e la Direzione del partito ne discusse per giorni e riunì addirittura il mitico Comitato centrale. I tempi sono cambiati, ma qui non si riunisce più nessuno. Nemmeno dopo una dura sconfitta elettorale come quella delle ultime amministrative, che poi non spunta come un fungo ma s'inquadra in una situazione generale totalmente negativa per la sinistra italiana, sicché viene da chiedersi se non sia già subentrata la solita pigrizia mentale in attesa di andare tutti in vacanza.

Per la verità qualcuno, singolarmente, si è mosso. Qualche documento, qualche articolo, qualche intervista. C'è stata Elly Schlein sui social per dire «Mettetevi comodi, noi qui restiamo»: è una promessa o una minaccia? C'è stata una misteriosa riunione della segreteria, ma tutto senza ordine, senza metodo, senza trasparenza, soprattutto senza indicazioni sul da farsi. E allora mi ritornano in mente le lunghe analisi di Berlinguer o i "ragionamendi" di Ciriaco De Mita.

Si dovrebbe tenere una riunione della Direzione del Pd, un organo che da tempo viene svilito: molta retorica e parecchie ipocrisie, ognuno parla cinque minuti (pure questa cosa deve finire, si parla quanto si deve parlare), di solito sono tutti d'accordo con la leader pur dicendone in privato di tutti i colori, e alla fine un nulla di fatto e arrivederci alla prossima. Prevale sempre l'istinto di sopravvivenza, che si esplica nel fare quadrato senza mai affrontare i nodi veri e si rinviano i punti più delicati. Ecco, se dovessi indicare i due principali problemi del Pd direi che sono la pigrizia e il conformismo. Elly Schlein è stata eletta leader anche per ripulire l'aria noiosa dei falsi unanimismi. Se ne ricordi.