Tertium non datur

03.10.2023

La frase con cui Elly Schlein iniziò il suo primo discorso da segretaria politica del Pd dopo aver battuto Stefano Bonaccini, rischia di passare alla storia come l'autobiografia del Pd. A furia di non veder arrivare nessuno, né a destra né a sinistra, si ritrovano in una sorta di eterno presente in cui festeggiano dopo le primarie ma perdono le secondarie.

Da quanto tempo il Pd non vince le elezioni? Da così tanto tempo che le dita delle mani messe insieme sono insufficienti a indicare il numero preciso di anni (ben diciassette). E poco conta che proprio il Pd, nonostante le sconfitte elettorali, sia il partito che negli ultimi dieci anni ha governato di più.

Come se ne esce? Non senza dolori di parto. Perché proprio questo è il punto: o il Pd rinasce a nuova vita mettendo al mondo qualcosa di valido o è votato (nel vero senso della parola) per stare stabilmente all'opposizione. L'opzione del rimescolamento parlamentare non è più all'ordine del giorno: o si vince o si perde, tertium non datur. Al momento il Pd è perdente non soltanto perché la sinistra è storicamente minoranza rispetto al più vasto mondo moderato, ma anche perché il suo profilo non riesce a entrare in sintonia con un sentire che in questi tempi incerti ha trovato la sua casa nel centrodestra (bello o brutto che sia).

La sinistra non ha capito che le lezioni, come diceva Cesare Pavese, non si danno ma si prendono. Ma qui, evidentemente, bisogna maturare l'umiltà di prendere lezioni dal mondo (che poi altro non significa che imparare dagli errori e dalle sconfitte). Da quando il Pd ha rinnovato la sua segreteria politica, ci sono già state significative sconfitte elettorali ma la virtù dell'ascolto non si è vista, tutt'altro: si persevera negli errori.

Fra poco si porrà la questione del giudizio sulla Schlein e chissà se qualcuno avrà l'idea di cambiarla e farle dire un'altra volta: «Non li ho visti arrivare». Ma sostituire la Schlein sarebbe come "cambiare tutto per non cambiare nulla", un rimedio peggiore del male.